LA LEGGE DELLA FORZA

star wars

Non so ancora decidere se questa sia la strada più giusta per me (non lo è), considerati i miei trascorsi semi-autistici e disfunzionali da sfigata occhialuta ricca di potenziale inespresso. Su questo mio starmene oscuramente nelle retrovie ci ho edificato sopra negli anni un’intera filosofia esistenziale, tutta una visione cosmica basata essenzialmente sull’accertato carattere sovrannaturale della mia condizione.

C’è questa legge non scritta valida grosso modo in qualsiasi contesto umano secondo la quale nessun individuo posto di fronte alla possibilità di estendere il proprio dominio si tirerà mai indietro. Simone Weil la esprime in formule incomparabilmente più nitide ma alla fin fine il concetto è questo. Se hai la possibilità di utilizzare il 100% della tua forza, la userai. È matematico, è umano. Se puoi – se è nelle tue possibilità – schiacciare qualcuno, un individuo più debole di te, lo schiaccerai per effetto della pura Necessità (Ananke), che è secondo Weil la Legge dell’Universo per eccellenza, la sola e incontrovertibile.

Tutto ciò che per qualche ragione scivola al di fuori di questo dominio, derogando alla Legge della Forza, è sovrannaturale.

Allora secolarizzando il secolarizzabile, posso ben concludere che il restarmene attorcigliata su me stessa per anni e anni senza muovere un dito, a differenza degli altri, dei sempre-e-comunque-vincenti, per mettere a frutto i miei talenti aka la mia Forza pur essendone consapevole, denota uno Stato di Grazia Sovrannaturale (e sì, svariate altre cose, lo so.)

Ecco perché la mistica che è in me si sente barbaramente oltraggiata da questo repentino scarto laterale, da questa improvvisa bramosia di condivisione che mi è entrata in corpo.

Perché io ho sempre faticato un sacco a condividere. Me ne stavo bene solo per i fatti miei, assorbita dalle mie passioni incomunicabili e sticazzi. E a chi, nascosto dietro a una tazzina di caffè, mi buttava lì un A quanto vivi, tu, ora? Al 15%?!, io contrapponevo di tutto cuore uno sguardo di gelo.

Questo per dire che è inspiegabile che io mi trovi qui. Inspiegabile.

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